29 settembre 2010

la diretta dalla Camera dei deputati,non c'è reality che possa batterlo...

sono sul canale 555 di sky... ho il satellite, diamogli una sua utilità un pò più concreta... il canale è quello della camera dei deputati... si si sto guardando in diretta la votazione sulla fiducia al Governo. si avete letto bene l'ho scritto maiuscolo, cerco di mantenere una qualche parvenza di rispetto per l'istituzione...
a parte che sentendoli chiamare uno per uno uno scopre che addirittura c'è Catullo in parlamento e poi dicevano che i partiti si sono sempre spartiti i voti dei defunti, qua siamo oltre...
e si scopre che la carfagna addirittura si è presentata, anche il senatur, nonostante ormai la visibile in-sanità mentale ha messo piede in parlamento... ed io che pensavo che fosse troppo impegnato a insultare la categoria di turno, che se non ricordo male è composta dai romani questa settimana, una lezione di latino, che uomo come si fa a non ascoltarlo...
cosentino si è presentato! ma ci sono proprio tutti! quasi da commozione! chissà quant'è che non c'era quell'affollamento alla camera... credo anni e anni... ricordo ancora la votazione sulla fiducia del Governo Prodi... ce n'erano molti ma molti meno... e o hanno mandato per 5 voti... però almeno la votazione non era segreta. chiamavano il nome e riferivano il voto pubblicamente. equo. giusto. vuoi far cadere il Governo? perfetto è un tuo diritto però ci metti la faccia. devo essere onesta, non ho seguito benissimo il percorso per cui il piccoletto si è rivolto al parlamento. ero rimasta che voleva le votazioni subito, convinto di avere comunque una nuova vittoria in pugno, prima della votazione di quella legge lì, fatta da un sarto, come dire, un pò su misura, ma siamo in Italia, lui semplicemente rende lo scopo palese, mentre altri semplicemente l'intenzione la mascherano sotto milioni di articolo e commi. è un uomo semplice se andiamo a vedere. gli serve una via di fuga? nessun problema, piccola legge e via.
ammetto che il voto segreto lascia un pò di suspence ad una visione che per il momento risulta solo un lungo elenco di nomi, non hanno neanche portato lo spumante questa volta. nel 2008 erano stati più creativi, più italiani per intenderci, qua sembra più che altro la partenza del palio di Siena, quando i fantini si mettono d'accordo sulle strategie e le alleanze... come sempre, un pò nebuloso... non credo che siamo in tanti a sentire questa voce monocorde che chiama i parlamentari  che poi passano in fretta e furia come se fossero li per caso. perchè in fondo è questa l'impressione che si ha ad una visione veloce della cosa. si sentono chiamati, passano al banco quasi di corsa e poi si volatilizzano...
dicevamo, non credo che siamo in molti, capisco, non stiamo mica parlando di un reality o dell'ultimo gossip del corona di turno. molto meno dinamico, me ne rendo conto, però credo che sia molto più interessante, anche perchè essendo in diretta non mi possono raccontare quello che vogliono, lo sto vedendo per cui nessun tg può dirmi cosa dovrei pensare... mi rendo conto che sia un pensiero che va un pò contro corrente con l'aria che tira... è più facile seguire la massa e soffermarsi su notizie quali l'appartamento a montecarlo, lele mora e corona che non ho ancora capito cosa sia successo ma neanche me ne interesso più di tanto, o il matrimonio di clooney con quella donna che sprizza neuroni da tutti i pori (naturalmente muniti tutti di valigia e passaporto per emigrare il più lontano possibile da lei, s'intende).
La Malfa (che scopro adesso essere ancora con noi! pezzi di storia che passeggiano ancora nel 2010 e noi a pensare che il parlamento si stia svecchiando!) è subito prima di Lamorte... secondo me è un gran segno... è del 1939... La Malfa è del 1939... è in parlamento dal 1972... dal '72! c'è andato in pensione da docente stando alla camera! solo qua, solo da noi. va bè andiamo avanti va che è meglio...
oggi ascoltavo la radio è si l'ho trovato surreale "Berlusconi conquista 5 voti dei democristiani"... cos'è una gara a chi regala premi più belli con la raccolta punti? (nel mentre siamo arrivati a Melchiorre, che uno dei re magi non ci sta male con catullo...)
e poi cosa vuol dire, te li hanno promessi? "si silvio ti do il mio voto di fiducia" cosa vale la parola in un posto dove non conoscono neanche la decenza? uomini d'onere, volevo dire d'onore... non lo sono lo sanno benissimo anche loro. e quindi? 5 voti presi dalla dc... mmm... proprio notizione da radio giornale, non potevo vivere senza... che senso ha dare una notizia simile?
mi ricorda un pò la scena de "il divo" (bel film) in cui si ci accordava per far salire al Quirinale il Giulio nazionale... (oddio sentir chiamare mussolini in parlamento mi mette sempre i brividi). "ho i voti di qua" "bisogna conquistare i voti di là" "abbiamo i numeri". questa è una frase che adoro, "abbiamo i numeri". decisamente inflazionata, si vede che mette tranquilli gli italiani... voglio dire, non siete ad una lezione di matematica... anzi mi sembra che la matematica non sia il forte di nessuno di voi... è troppo razionale, troppo concreta per quello che fate lì dentro... troppo lineare... 1+1 fa sempre e comunque 2 (abbiamo addirittura 2 e dico 2 Pepe Mario uno del Pd e uno del PdL, sembra una barzelletta), è inopinabile...
voi mi sembrate più simili ai galli segna vento, andate non dove vi porta il cuore, come direbbe la Tamaro, ma dove fischia il vento...
mah... staremo a vedere... qua sembra ancora lunga...

23 settembre 2010

c'era una volta l'orologio... poi è arrivata la televisione.

stasera ho fatto zapping... ho il satellite per cui è uno zapping un pò lungo...
ho scoperto che il tempo non viene più misurato con l'orologio, con le ore che passano, il ticchettio e il cucu... no il tempo viene misurato con i programmi tv. è autunno? ricominciano i reality show. ogni canale ha il suo. e non no non li so riconoscere. mi spiace, ma non ne conosco i nomi e non ne conosco i personaggi. da quello che ho capito dalle chiacchere e dai commenti altrui, sono molti più di quello che sarebbe necessario e molto più inutili di quello che potrebbero risultare. voglio dire, io guardavo "per un pugno di libri" e lo trovavo un programma interessante, avvicinava i giovani alla letteratura e gli adulti a riscoprirla. e la cosa che adoravo era che il "montepremi" erano libri. quelli veri, con le pagine e tutto il resto... ora io i nomi di giovani cerebrolese non li conosco, mi spiace, vi chiedo scusa, ad esempio Belen 'ho conosciuta perchè sono andata su google a cercare almeno di dare un volto a questa cosa tanto nominata...io ringrazio google... ok ho un limitato senso della socialità, però per quel minimo cerco di interagire e visto che non tutti non seguono i programmi tv, cerco di capire almeno quello che mi stanno dicendo. ma anche solo per capire la battuta e poi sono curiosa. non posso sentire parlare di qualcosa che non capisco e non provare almeno a vedere di cosa si tratta. si sono curiosa come un gatto e ci tengo a soddisfare la mia curiosità anche perchè se no poi mi perseguita... anche per le piccole cose... comunque non siamo qua per la mia sociopatia, ma per il tempo stabilito dalla scatola che ognuno di noi ha in casa. io seguo alcuni telefilm, si si non sono così sofisticata, i tg, e poco altro. per lo più la tengo accesa altalenandola con la radio per tenermi compagnia. per cui, stavamo dicendo, che è autunno per cui ricominciano i reality. ora ditemi vi prego che cosa ci trovate di interessante. perchè proprio non lo capisco. sono piatti, identici, inutili e che richiedono più o meno l'utilizzo di mezzo neurone stanco. come fate a trovarlo stimolante? cosa ci trovate? mi sembra un branco di pecore che segue la linea dell'orizzonte come ipnotizzate. dal nulla. poi non posso stupirmi se i ragazzini sembrano usciti dalla catena di montaggio e non ci provano neanche a pensare. il paese va a rotoli, la classe di politici ( da tutte le parti) è senza senso morale e dignità e ci si indegna solo perchè lei, la scatola nera, ci dice di farlo. fateci caso, il tg parla di crisi? il giorno dopo tutti si lamentano del governo, tirano fuori le magiche frasi di circostanza, trite e ritrite, "si stava meglio quando si stava peggio". la De Filippi, donna più uomo di suo marito e con un neurone che circola ibera da anni nella solitudine buttandosi sull'alcool, ha gente che la segue. trovano i suoi programmi vedibili. li seguono, si appassionano. e non sanno neanche dirti il perchè. perchè in fondo non lo sanno neanche loro. oppure il tremendo grande fratello, che Orwell ancora si sta dilaniando dal dolore nella tomba. ci sono canali per ogni occasione, per le casalinghe tristi si trovano quelli dedicati alle soap sudamericane, ma anche qua in italia ci stiamo attrezzando, che anche li sarebbe interessante sapere perchè dovrei mettermi a guardare una cosa iniziata anni fa e di cui neanche i miei pronipoti vedranno mai la fine, per gli uomini che non vogliono un dialogo in famigia ci sono così tanti canali di sport che neanche riesco a contarli, per non parlare di quanti siano semplicemente dedicati al calcio... 22 tizi, pagati troppo che se andassero a farsi un giro in miniera, un mese all'anno, magari saprebbero dare un reale valore ai soldi, che corrono dietro ad un pallone, ma va bè io sono donna lo so che non posso capire, a me piace il football e il rugby, per cui no non posso parlare e se mi chiedete perchè mi piacciono vi so anche rispondere, per il senso della competizione, della sportività che trovo molto più marcato nel rugby che nel calcio, ci sono interi canali fatti a posta per i bambini, che ignorati dai genitori che no non hai mai tempo per giocare con loro, vi si rifuggono perchè è l'unico posto che conoscono visto che sono stati proprio la mamma e il papà a metterceli davanti quando erano più piccoli e non potevano ancora decidere. la tv scandisce i tempi, della giornata, delle settimane, delle stagioni... e passano gli anni e ci si dimentica dei dettagli, della curiosità, dei rapporti umani. si perdono i rapporti umani. non si parla più di noi ma di cosa è successo in tv. non si parla dei pensieri che uno può avere, ma di quello che ha detto la belen di turno. vi prego,  ogni tanto, se non proprio sempre, spegnetela e guardate chi vi sta vicino in volto. è proprio bello guardare le persone in faccia e imparare a conoscerle. sapere cosa pensano loro e non cosa la scatola ha detto che dovremmo pensare...
ogni tanto, un buon libro, niente rumore di sottofondo proveniente dalla scatola magica, tante parole, o anche silenzio, è bello anche quello, basta imparare ad ascoltarlo, spesso dice molto di più di tante parole...

19 settembre 2010

a volte ci sono film, che proprio ti piacciono!

non si può guardare un bel film e poi, appena finito, accendere la televisione. è una brutalità. un bel film è come un buon libro, ti rapisce, ti porta dentro la storia accompagnandoti per mano e ti ci culla. non ti puoi nascondere in un film come in un libro, però sicuramente riesci a staccarti dalla realtà ed entrare in una storia di cui sei solo spettatore. ed è bello, perchè ti emozioni, ti commuovi, ti stupisci, ridi, sorridi, piangi, provi comunque qualcosa immergendotici. bello. 
sono tanti i film che rivedo volentieri e che soprattutto, non mi stancano. non amo andare al cinema il venerdì o i sabato sera, troppa gente, adoro gli spettacoli pomeridiani, quelli dove la proiezione è quasi privata da quanta poca gente c'è. anche se me lo gusto con più piacere fra le mura domestiche. 
il piacere delle piccole cose, guardare un film. 
e poi sono buffa, mi commuovo, non per i film "sentimentali", ma per quelli che reputo, delicati. la certezza dell'umido sulle guance ce l'ho con "ogni cosa è illuminata". quello è matematico. eppure ogni volta che lo riguardo arrivo sempre verso la fine con la certezza che "no questa volta no" ed invece... poi ci sono i film di Chaplin, in cui rifuggo nelle serate invernali, quelle vicine a Natale. che visti da sola sono la morte dello spirito natalizio per far spazio ad una malinconia e una tristezza unica. però mi piacciono, il muto prima, il sonoro dopo, il bianco e nero sempre, piccole cose che fanno sorridere. ogni volta che li guardo penso sempre a come doveva sembrare magico a chi li ha visti nella loro prima visione. voglio dire, non si era mai visto niente di simile. immagini in movimento. e poi la musica in sala, adulti e bambini tutti con gli occhi sgranati... un pò come quelli che hanno fatto un viaggio su i primi treni... stupiti... woody allen, parte prima, perchè, un pò come battiato, ad un certo punto si è un pò perso... ha anche una certa età, però... Manhattan, io e annie, amore e guerra, mamma mia quanto mi piacciono. si ride, si riflette e poi si guarda il tutto con occhi diversi. storia di noi due, quello lo rivedo spesso. meraviglioso, nella sua semplicità "come faccio a dire josh ha il tuo naso a uno che non c'entra niente?". vedetelo, lo consiglio sempre e lo riguardo tanto. quando sono triste, quando mi sento sola, quando si chiude una relazione. ogni occasione. e poi terra e libertà, un altro film che guardo quando ho voglia di piangere e proprio non ci riesco. quando perdo un pò la sicurezza sulle mie capacità, guardo elizabeth, è un pò come quando rileggo l'amleto, riequilibra i piatti della bilancia...
il film di stasera, invece, mi ha lasciato un bel sorriso, un film tenero per i miei standard, no non nel senso  di grande storia d'amore, quella è decisamente marginale, un cammeo, è il modo in cui hanno raccontato la storia che trovo tenero. si i film in i personaggi perdono se stessi per ritrovarsi mi piacciono. oddio c'è un film romantico che mi fa piangere! fur! come dimenticarlo! e poi mi piacciono i film di nicchia, queli che devi correre al cinema appena escono perchè se no non sai se il giorno dopo ci sono ancora! ho due campioni in questa categoria, che sono alegria, visto per ben tutti e tre giorni di proiezione e in sala avremmo si e no ottenuto un 15 persone in totale e lezione 21, che mi ha stregato, commosso, "potreste immaginare una solitudine peggiore?" quando l'insegnante prova a far capire ai suoi studenti cosa rappresentasse la sordità per Beethoven. bello, surreale.
ecco questo doveva essere un'altra cosa ed invece si è trasformato in elenco con postille dei film che preferisco e non ci sono neanche tutti... non ci riesco proprio ad iniziare con un argomento e portarlo avanti per tutto il post quando scrivo a ruota libera... uff...
non mi resta che prendere un altro dvd dalla pila oddio pila mi sembra un termine un pò fuori luogo, ho una piccola succursale di una videoteca se guardo bene... quando ho lasciato Antonello, un uomo con cui ho condiviso 5 anni e una casa molto piccola, i dvd iniziavano a prendere piede e così, nella casa nuova, da sola, una sera mi sono messa li a fare una lunga lista di dvd che non potevano mancare. erano un centinaio. gli irrinunciabili, avevo chiamato quell'elenco così... quando ho visto il numero, mi sono un pò spaventata, perchè pensavo che ci avrei messo anni a metterli insieme tutti... quasi 10 anni dopo, ne ho sette volte tanti e non è stato poi così complicato riunirli... anzi, fin troppo facile... soprattutto da quando esistono quei malefici negozi in cui entri per un libro ed esci con sacchetti di volumi e dvd... comunque, tralasciando lo shopping selvaggio che faccio da donna quale sono. ero rimasta? ah si, un film e via verso l'addormentarsi in compagnia di una voce narrante sullo sfondo... a volte il letto non sembra così grande...

18 settembre 2010

voglio, non voglio/sono, non sono


io non voglio vivere per sempre. non me ne faccio niente dell'immortalità. una vita con la consapevolezza che no, non avrà mai fine, sarebbe noioso. 

e non voglio che tutti i miei desideri si avverino appena si formano nella mia mente. non ci sarebbe il piacere della conquista. 
e non voglio neanche che mi si dia sempre ragione, voglio un confronto (di che ne dica qualcuno che no, non ha i mezzi per confrontarsi con me).
non voglio che vada SEMPRE tutto per il verso giusto, ok magari spesso ma non sempre, senza difficoltà si perdono i dettagli e la capacità di trovare soluzioni. 
non voglio essere cattiva e in fondo non lo sono. di che ne dicano le maleingue che si sono divertite, nel tempo, a mettermi alla berlina perchè avevano troppo troppo tempo libero.
però lo sono stata. per necessità, perchè non vedevo altra via, l'ho fatto perchè ero arrabbiata oltre l'immaginabile. l'ho fatto come ognuno di noi almeno qualche volta nella vita. non ne vado fiera e non mi piace come mi fa sentire, perchè io non mi sento una persona cattiva. 
e quando succede, che poi non mi piaccio. perchè non lo sento parte di me. e poi a me i dalmata non sono mai piaciuti, ne tanto meno i capelli bicolore così evidenti... no non sono crudelia demon, non li so indossare i suoi panni, posso metterli ogni tanto ma è come se si facessero indossare dei tacchi 14 ad un giocatore di rugby. può camminarci, ma non vuol dire che si trovi a suo agio. 
e no, lo so che deluderò tutta la gente che crede il contrario, ma non voglio essere infelice. non mi ci diverto proprio. aspiro alla felicità e per il momento riesco ad essere serena, per la felicità mi sto attrezzando però sono pronta ad incontrarla senza averne paura. 
io non voglio che mi si giudichi perchè è più facile giudicare gli altri che se stessi. se proprio mi volete giudicare, assicuratevi che in casa sia tutto in ordine, perchè li rispondo. ci metto un pò magari, perchè per un lasso di tempo vi lascio sfogare, vi lascio dire tutto quello che volete. ma poi faccio la stessa cosa con voi. e non lo faccio per cattiveria, ma per par condicio. lo so è un termine che ormai viene usato poco però non sono il pungiball di nessuno... 
negli anni sono stata definita: cattiva, strega, pazza, la strega di biancaneve (che ad essere onesti quando era in versione giovane non era poi così male), crudelia (a me e pellicce proprio non piacciono), mangia uomini (ok ne ho avuti un numero discreto e con questo?), puttana (che riprende la parentesi di prima con l'aggiunta del "se fossi un uomo mi stareste osannando davanti ad una birra") e altro ancora che non mi basterebbe una pagina per scriverli tutti , ma in fondo non è importante come mi hanno definito. 
devo essere onesta, non sono stati molto fantasiosi, a mio parere potevano essere più creativi. piccoli anche in quello. superficiali nel giudicarmi e pure con sterilità... a dire il vero, forse dovrei smetterla di sentirmi in scompenso con me perchè ho detto cose cattive. l'ho fatto perchè era giusto farlo. perchè se no non si sarebbe mai staccato. e no non l'ho fatto per non "averlo più fra i piedi", ma perchè facendomi odiare, disprezzare e quant'altro, per lui sarà più semplice non aggrapparsi ad un sentimento che no non è reciproco. 
per cui, dopo questa chiaccherata a ruota libera allo specchio abbastanza senza un filo conduttore preciso... no non sono una persona cattiva. 
mi piaccio così come sono, intransigente, paziente quando lo reputo giusto, egocentrica, combattiva, creativa, colorata, vivace, puttana fra le lenzuola (si si lasciamo i falsi moralismi a casa per favore, tutti abbiamo le nostre perversioni), curiosa, cocciuta oltre l'inverosimile, che non si accontenta e tantissime altre cose, altri aspetti, altre sfumature. ma cattiva no. mi dispiace deludervi ma mi vado benissimo così, se non vi piaccio... il problema è solo vostro.

5 settembre 2010

to do


ho passato una settimana da leone in gabbia... si si, insofferente... poi sono andata a Bergamo a trovare mia madre... ok forse la località non è fra le più ridenti e non ha migliorato lo stato d'animo però, si c'è un però come nelle migliori frasi ad effetto, mi ha fatto scoprire una cosina piccola piccola ma che ha smosso montagne intere... 
sono in un momento di stallo. o meglio, ho bisogno fisiologico di un cambiamento, devo uscire da questo torpore in cui mi sono ingolfata, per cui... come nelle migliori tradizioni... ho fatto una piccola lista di cose da fare, in un tempo si spera ragionevole, anche perchè per i miei standard mi sono "addormentata" per troppo tempo.
così, mi iscrivo finalmente a scuola guida, per la felicità di tanti amici che in questi anni non hanno fatto che ripetermi che è cosa buona e giusta e poi mia madre aspetta questo momento da quando ho compiuto 18 anni... e si in fondo a me piace tantissimo andare in macchina, per cui la patente mi sembra proprio una buona idea.
cosa da fare numero 2, tagliare i capelli. che per quanto mi piacciano così come sono, morbidi, lunghi e tutto il resto, sono 10 anni che non li accorcio ragionevolmente, per cui, visto che si parla di cambiare, passo in modalità "non più elastici" almeno finchè non ricrescono. in settimana si va dal fidato parrucchiere...
numero 3, trovare lavoro a Milano, in alternativa Torino ma non è che sia proprio entusiasta della seconda scelta. però ci vuole sempre un piano B, perchè non si sa mai. a Genova troppi ricordi, troope cose già viste, troppa pesantezza emotiva, troppo torpore, che intrinseco della città, perchè in fondo è una città rimasta ai tempi in cui era "la Superba" e non ha mai fatto troppo per portarsi al pari con i tempi. la scelta della città alternativa è stata fatta con un minimo di criterio, mia madre è nel nord italia, sono due snodi ferroviari per cui si arriva ovunque, sono due città che trovo vivaci da un punto di vista personale e poi Milano a me piace tantissimo.
numero 4, essere felice e sorridere decisamente di più...
Lista delle cose da fare, mi piace, mi trasmette entusiasmo il solo pensarci e non mi spaventa l'impegno che ci vorrà.
si avete letto bene nelle cose da fare non c'è "trovare un uomo, compagno di giochi". perchè quello non lo puoi mettere nella lista di cose da fare, puoi sperare di incontrarlo mentre sei li che spunti il tuo foglio. ma non puoi inserirlo nella lista, è una questione di pelle quella, di odori, di chimica. aggiungo un punto 5: non smettere mai di sperare...  

3 settembre 2010

a volte ho delle idee "geniali"... si si... me lo dico da sola che è meglio...


non capisco come mai delle volte un'idea che sembra geniale sulla carta, nella realtà ha qualche difficoltà a esprimersi al meglio... mi spiego... l'atro ieri, ero di un umore un pò da eremita... quelle sere in cui ti sembra di esserti persa un pezzo, così ieri, ancora con i resti della nottata agitata, mi sono andata a comprare due, attenzione ho detto due, puzzle... 1000 pezzi cadauno... di solito lo troverei rilassante e rassicurante, pezzi contati, un'immagine che prende forma... sulla carta la trovavo un'idea geniale. perfetta per la situazione... ora, stasera la musica sembra cambiata... o meglio, è sempre piacevole vedere che l'incastro funziona e i pezzi combaciano... il problema è che in due ore l'insieme più grande è composto da 7 pezzi... il che dovrebbe essere un pò demoralizzante... neanche il bordo sono riuscita a mettere insieme... com'è facilmente intuibile, il soggetto in questione è quello qua a fianco "la ragazza con l'orecchino di perla"... sobrio, lo sguardo di lei in cui ci si perde, un pò, malinconico, la bocca socchiusa che sembra voler dire qualcosa ma non trovare le parole... mi piaceva, l'ho preso in mano al negozio e ho pensato "è lui, il mio puzzle"... è stata la prima scelta, questo enorme sfondo nero... come mi è venuto in mente di imbarcarmi in un'impresa simile... tutto nero... secondo me sono più di mille pezzi... me li hanno mescolati, con un altro puzzle, oppure, ipotesi più plausibile, gliene avanzavano un pò neri e li hanno messi nella scatola che poi mi sono portata a casa... si si è l'unica spiegazione per la mancanza di pezzi che dovrebbero avere un colore rosa/azzurro... si sono dimenticati di metterci i tasselli che compongono il viso al confine con la fascia azzurra... dopo due ore e 7 pezzi riuniti non può che essere l'unica vera, inconfutabile, risposta ad un esubero di nero e una carenza di colore...lo sapevo io che dovevo portarmi a casa "l'urlo"... molto più vario... tutto arancione rosso e giù di li... si sarebbe intonato di più con la parete della libreria... lo so , lo so, un pò da ansia, quando di sera accendi la luce e lo vedi lì che ti guarda con il panico e il raccapriccio ben delineato... comunque la seconda scelta è ricaduta su un altro picco di sobrietà "il giudizio universale" di Michelangelo... semplice semplice... quello non ho avuto neanche il coraggio di aprirlo ancora... troppo popolato per stasera... troppe facce, li però magari trovo i pezzi di azzurro che mi mancano qua... magari se mischio le due scatole qualcosa ci esce... comunque, tornando a noi, a me, qua insomma, tornando a queste serie di parole qua, insomma ci siamo capiti... ecco ieri sera, nel delirio più totale, perchè ieri sera nella mia testa c'era un concerto di pensieri e una riunione condominiale tutto alla stessa ora, avevano prenotato la sala tutti insieme e l'organizzazione si è confusa così c'era questa tempesta di parole che vorticavano libere e confusionarie, ho stabilito, con tutta la pazienza di cui sono capace, di mettermi li e diligentemente suddividere prima i pezzi dai bordi e poi fare una suddivisione interna per vaghi colori... giuro che ieri sera i pezzi di azzurro erano di più, sono scappati nella notte e si sono ridipinti dopo un rave con Michelangelo... comunque, ero lì, radio in sottofondo, silenzio nel resto della casa, talmente intenta a ordinare i 1000 pezzi che sono riuscita a dimenticarmi che mi stavo preparando la cena. si lo so sono un fenomeno... una meravigliosa sovra-coscia di pollo con pomodorini freschi, bruciata... una gioia sopratutto visto che non avevo voglia di cucinare altro, la mia pigrizia mi ha spinto a togliere il nero fumo,  staccare accuratamente i pomodori dalla padella per farli approdare direttamente nel bidone dell'umido e mangiare ciò che rimaneva del povero pollastro... ieri mi sentivo un vero e proprio genio del crimine... tante idee "meravigliose" in un solo giorno... che brava... un delirio, oggi almeno riesco a mettere insieme parole di senso quasi compiuto... ieri neanche quello... non devo andare a ruota libera... una tragedia... disconnessa da me, sorridere e non sapere neanche il motivo, perchè i miei neuroni avevano deciso di andare a farsi un giro... non si fa, Giordana non si fa... però ho capito una cosa, a me il cambio stagione fa malissimo! sono metereopatica a tratti... lo so, lo so è roba da prodotti di nicchia... ma io mi ci sento tanto, nella nicchia intendo... ora, sono consapevole che non si mette insieme da solo e che dovrei tornare da quei malefici pezzi che è palese che mi odino... ma mi guardano malissimo! quasi quasi, libero la piccola belva pelosa, un chilo e due di danno quasi perpetuo, e la lascio giocare nella scatola... mmm... idea interessante però il mio orgoglio ne sarebbe un pò risentito... per cui, credo che darò retta alla vocina interna e tornerò nel magico mondo di Vermeer e della sua amichetta... 

2 settembre 2010

Puzzle


“Quanti pezzi compongono il  puzzle di una vita?
E quando il puzzle è finito, che cosa rappresenta?”
“ I pezzi che compongono un puzzle variano a seconda di quanto loro VIVINO, per assurdo una persona po’ arrivare a 90 anni con pochissimi pezzi nel puzzle e un ragazzo di 30 anni può averne raccolti molti di più. È la passione che ci mettono a vivere che li rende attenti, fanno attenzione a ciò che incontrano e vivono a pieno le loro esperienze.
E quando il puzzle è finito, le composizioni sono le più differenti, si va da un quadro di Magritte, dove piovono uomini in bombetta, ad una china di Escher, dove c’è un vecchio che si vede riflesso in una sfera, oppure, più semplicemente, ci sono due occhi che ci hanno accompagnato fino al termine del puzzle. Dipende da come vivono e da cosa vivono.”
“ Si, ma noi rappresentiamo tante cose diverse, io ad esempio, sono un peluches perduto, lui è un amore intenso, lei poi è un semplice sorriso. Come facciamo a creare un unico disegno?”
“ bella domanda. Vi ricordate la lezione scorsa? Quando vi ho parlato delle strane cose che fanno le persone? Oggi amplieremo il discorso con un esempio che risponderà alla tua domanda.
Da qualche anno, loro, hanno scoperto che se mettono tante fotografie insieme, queste possono formare un unico disegno più grande.”
Dicendo questo, tirò fuori da dietro la cattedra un esempio, per dare credito alle sue parole
“ma quello dove lo ha preso? Non possiamo andare e tornare… ma come ha fatto?”
” Me lo ha regalato un ospite. Sapete, fino a qualche anno fa, noi avevamo molti visitatori, venivano qua quando si perdevano, generalmente cercavo il Sogno ed invece sbagliavano strada e finivano qui, altri, invece, venivano proprio da noi, volevano vedere se trovano quell’unico pezzo mancante al loro puzzle. E se lo trovavano, generalmente, per gratitudine, ci lasciavano qualcosa di loro. Questo me lo ha lasciato una vecchia donna, che prima di concludere il puzzle e la sua vita, voleva ritrovare il sorriso di suo figlio, prima che partisse, per non tornare, da una guerra. Ma questo è  accaduto molto tempo fa. Vedete, lei aveva scoperto che più tasselli diversi formano un’unica immagine. Peccato che non sia riuscita a iniziare un altro puzzle.
Ricordatevi che noi siamo le loro esperienze, le loro emozioni. Nessuno di noi è più importante di un altro. Facciamo tutti parte di un insieme. Come un dado, ha più facce ma un’unica forma. Siamo i pezzi che loro si portano dietro tutta la vita, siamo ricordi.”
“ ma siamo davvero così importanti? L’altro giorno Tito mi ha detto che a me non vorrà mai nessuno perché sono il tradimento di un’amante…”
“No, siamo tutti uguali e tutti importanti, anche te. Loro vivono di ricordi, e a volte questi non sono sempre piacevoli.”
“ Ma loro come fanno a trovarci?”
” Chi presta attenzione a ciò che vive, ci scova anche se noi cerchiamo di nasconderci bene, hanno un sesto senso, è come se avessimo un odore da seguire. Poi allungano una mano, e silenziosamente ci afferrano. A volte si sbagliano e scambiano un pezzo che non gli appartiene per un loro tassello. Non a caso “l’ufficio dei ritorni” esiste. Serva per trovare una casa a quei pezzi che sono stati rimandati indietro. Altre volte, trovano pezzi enormi che rappresentano i grandi eventi della loro vita e pezzi piccolissimi che li fanno sorridere. Spesso tengono più in considerazione i secondi, lo reputano più importante.
Altre persone, invece, inciampano in noi e continuano a non vederci. Non fanno altro che agguantare pezzi altrui e a non vedere i loro. Ho visto scene pietose in cui un pezzo addirittura si è messo a saltellare davanti al naso del suo proprietario e questi non è riuscito a vederlo perché stava rincorrendo un emozione altrui. E si, dovete sapere che la fuori, ci sono persone che non contente della loro vita tentano di vivere quelle altrui. Sono persone tristi e a noi causano molto intasamento all’ufficio dei ritorni…
Poi ci sono quelle che camminano con gli occhi bendati ed una patina sul cuore. Sono quelli che non raccolgono nessuno di noi, magari ci vedono, ma ci lasciano lì, non vogliono vedere cosa rappresenta il loro puzzle. Non gli interessa. Si limitano a guardare come andrà a finire. A volte ci trovano, ci prendono e ci mescolano con gli altri che hanno già trovato. Provano a vedere tutti gli incastri e non trovano mai quello giusto. Loro non prestano attenzione. Hanno perso la loro curiosità.
Malauguratamente iniziano ad essere molti quelli che si comportano così.
Ci sono anche quelli che ci trovano un giorno per caso e decidono che non possono fare a meno di sapere cosa rappresenterà quel singolo pezzettino.
Ed infine ci sono i collezionisti, quelli a cui non interessa l’insieme, ma bensì il singolo pezzo. E ci custodiscono gelosamente in scatole poste in fondo alla loro anima.”
“Si, va bene, ma noi da qui come ce ne andiamo?”
“ lo scoprirai quando troverai il tuo puzzle.”
“bene, signori, spero che domani non ci sarete tutti, così vorrà dire che qualche persona ha trovato il pezzo che cercava. Non  si sta male nel puzzle…”
” ma quando il puzzle è finito, a noi cosa succede?”
“alcuni di noi decidono di rimanere nell’insieme, altri tornano, e magari insegnano qualcosa ai nuovi arrivati…”
“come è successo a lei?”
“si come è successo a me.”
”ma lei cosa rappresentava?
“Io? Una piccola piramide.”
”e il suo puzzle?”
“questo no ve lo posso dire. Non sappiamo mai cosa rappresenta l’insieme, siamo già abbastanza felici di farne parte.
Adesso andate, è tardi, lì fuori c’è sicuramente qualcuno che vi sta aspettando…”