immaginate... di essere un bambino il cui oggetto del desiderio è una scatola, ingombrante e bombata, magica. voi arrivate, ancora con le briciole della merenda e il bicchiere di tea nella stanza delle meraviglie della casa, pigiate un pulsante e, improvvisamente, luci, suoni e immagini in movimento illuminano la stanza silenziosa proiettandovi in mondi che neanche riuscivate a immaginare. il tutto senza telecomandi e HD. in bianco e nero, pure un po' sgranato e fuori fuoco, ecco, si insomma, non proprio come adesso... una cosa un po' più vintage, diciamo... e siete lì che guardate questi disegni che si muovono, le persone piccole che vi parlano ma non vi sentono (no, non sto parlando di un qualunque incontro con persone poco interessanti, su non usciamo dal seminato) e voi che non capite bene come sia possibile e restate a bocca aperta ogni volta.
ed improvvisamente, fra un cartone animato e una pubblicità di carne in scatola, vi si para davanti questo:
na roba mai vista! una musica ipnotica che vi tiene incollati davanti allo schermo neanche ci fosse della cioccolata spalmata sopra!
perché prima di del capitano Kirk, e dei viaggi "alla scoperta di strani, nuovi mondi", c'era questo. il Doctor Who.
in bianco e nero, con un budget che consisteva in un barattolo di colla, un po' di carta pesta, persone volenterose nel farsi deridere dai colleghi, e tanto alluminio rubato dalla cucina delle mogli, un po' di gomma piuma, se si era fortunati avanzata da qualche altro spettacolo e dei lustrini.
ed era magico. lo stesso. perché a un bambino, in orario da merenda, non importa il corollario, si fa rapire dalla storia che il resto, come direbbero i francesi, fotte sega.
per la prima volta, vedevano un vecchietto dall'aspetto distinto, che girovagava in giro per il tempo e lo spazio, in compagnia di gente bizzarra dentro un'astronave a forma di cabina della polizia blu (che sapevi il colore solo perché le vedevi UGUALI per strada, che dalla tv era più un grilletto scialbo, diciamocelo su. e immaginatevi mentre passeggiate con la mamma per strada e vedete un blue box vero. su quale bambino non vorrebbe vedere se è il tardis). na roba pazzesca.
ora, il Doctor Who nasce perché alla BBC si erano ritrovati con un buco nel palinsesto fra la programmazione in fascia bambini e quella serale. ok l'inizio non è dei più incoraggianti. a nessuno piace fare da tappa buchi. così questi due signori, sono lì che parlano su come riempire il vuoto della loro bella programmazione, quando hanno un'idea. un programma educativo. che detta così suona ancora peggio di tappa buchi. però una cosa di fantascienza. e già stiamo migliorando. così ci mettono questo dottore, un uomo anziano e di una saccenza insopportabile, nella sua bella astronave. ok e poi? avremo bisogno di un po' di sostanza no? qualcosa da raccontare, qualcosa da insegnare, siamo in fascia bambini, proviamo ad inculcargli due nozioni no? le astronavi mica le trovi su i libri. e allora la sua astronave può viaggiare nel tempo e nello spazio, anche perché noi siamo appena arrivati sulla luna chi lo sa cosa c'è fuori? invece un libro di storia lo abbiamo tutti in casa, possiamo adattarlo alle necessità. con lui viaggia anche la nipote. che sembra essere adulta ma va ancora a scuola, tanto le tv non si vedono bene chi vuoi che ci faccia caso. e per dimostrare che lei tiene all'educazione, gli facciamo portare anche i suoi insegnanti, che non conoscono la il significato di privacy e la seguono fino a casa perché i servizi sociali ancora non andavano di moda, che iniziano a viaggiare con la famiglia alternativa aliena. il sogno di ogni bambino "quest'estate le vacanze le passi con i nonni" "fico voglio andare nell'antica grecia". una cosa un po' così.
ok ma dove li mandiamo? voglio dire, lo spazio per noi è solo qualcosa che è oltre il nostro pianeta, è freddo e nero, non c'è mica molto di interessante... ok visto che viaggiamo nel tempo, li spediamo in un pianeta che... che... che assomiglia terribilmente alla nostra preistoria. che detta così capisco che non sia d'effetto, però siamo nel 1963 e nessuno era ancora andato in giro nel tempo e nello spazio. per cui mettiamo addosso ai tizi della mensa un po' di moquette, non li facciamo lavare per qualche giorno e abbiamo anche gli attori che ci servono! fico facciamolo e vediamo come va. si però dobbiamo riempire il buco per qualche tempo, mica solo per un pomeriggio e quindi? quindi giriamo l'intero episodio e poi lo dividiamo in più puntate in fase di montaggio. non fa una piega. commerciale. se funziona si va avanti tanto la storia è lunga, se va male i tizi della mensa tornano a farci da mangiare.
e funziona.
oh se funziona.
ok in 50 anni hanno apportato delle migliorie e ci hanno anche speso due pounds in più, però anche a bassissimo costo ha funzionato. inutile dire quanto fossero creativi alla BBC al reparto sartoria.
mica pizza e fichi. è un peccato che il formicone non si veda meglio, a figura intera rende meglio, però qua c'è la medusa in stoffa che ha un suo perché.
comunque i nostri creativi britannici, già alla seconda storia, sono riusciti a creare i cattivi che più cattivi non ce n'è, i Dalek, che hanno resistito a gli anni, alle varie evoluzioni colorate degli anni e hanno mantenuto sempre la stessa meravigliosa battuta "exterminate". provateci voi a fare i cattivoni con un solo tormentone per mezzo secolo e poi ne ripariamo. il tutto, nascendo da un sale e pepe. e uno sturalavandini. non dimentichiamolo:
lo spettacolo piace. e le idee abbondano. se da un sale e pepe abbiamo tirato fuori dei cattivi che vogliono conquistare l'universo e tramutare tutti in dalek senza emozioni, non ci ferma più nessuno e così vi tiriamo fuori anche questi:
perché non c'è niente di più alieno di un passamontagna e un po' di pittura argentata. e usiamo anche la stessa formula che abbiamo usato per il pepino, cattivi come l'aglio e con una parola usata a ripetizione. ok però se gli altri volevano sterminare questi? bè questi useranno "delete". non fa una piega.
prende piede. le idee comunque per gli anni che erano erano innovative e lo spettacolo appassiona sia grandi che piccini. per cui andiamo avanti, ormai non ci ferma più niente e nessuno. fino a quando... l'attore che interpretava il Doctor, non essendo proprio di primo pelo, ha qualche problema di salute... e adesso? come la risolviamo? mica si può chiudere per una cosa così, poi dobbiamo inventarci qualcos'altro se no e questo show invece funziona... mumble mumble...
ecco l'idea, tanto è un alieno, lui può tutto: lui non muore... si rigenera. nel momento della dipartita, invece di lasciare un vuoto incommensurabile nel nostro palinsesto, lui cambia ma mantiene i ricordi delle altre incarnazioni. e i time lord lo possono fare per 12 volte. così qualsiasi problema incontreremo con il prossimo siamo a posto per un po'. DEI GENII ASSOLUTI. no veramente, nessuna ironia, dei geni.
e così cambiano il dottore, usando effetti speciali ricavati facendo colletta fra lo staff , otteniamo questo:
e la settimana prossima poi ci pensiamo.
e sono andati avanti così per 50 anni. e guardando quegli episodi, prima imbianco e nero e poi a colori, anche oggi, non si può fare a meno che restare incollati allo schermo. perché anche se gli alieni all'inizio erano un pochino discutibili, voglio dire i dalek non facevano le scale e se li spingevi e riuscivi a farli cappottare avevi vinto, resta una storia unica incredibile e avvincente. perché reincarnandosi ma mantenendo i ricordi, non spezzi il filo conduttore. la storia del Doctor, che ancora adesso non sai bene chi sia. e ti lasci trasportare da lui ovunque in qualunque tempo. straordinario.
tutto questo regge bene fino al 1996. che già mi sembra un buon traguardo. dal 1963... onesto. fanno un film, salutiamo così il settimo Doctor, conosciamo l'ottavo e quasi ci dispiace arrivare alla fine del film, perché già sappiamo che la serie chiuderà e che non vedremo quelle cose meravigliose a cui ci eravamo abituati... poi nel 2005, un certo Russell t davies propone di riprendere lo show e dal cilindro tira fuori questo:
Eccleston attore noto più in patria che da noi, ma bravo e brillante. però c'è questo gap di tempo e poi l'ottavo che fine ha fatto? allora noi ci invntiamo una guerra del tempo, perché così in 9 nove anni gli abbiamo trovato un'occupazione e lui è rimasto l'ultimo della sua specie così non ci pensiamo più.
però i tempi sono cambiati e le storie vanno adeguate al secolo in corso. non possiamo mica frammentare una storiellina da un episodio in più parti e così? così ti creo una storia in sottofondo che lega la stagione e ogni puntata si va una volta nel passato, una volta nel futuro, un po' nel presente ma in pianeti differenti e così ti reggo 13 episodi più lo speciale di natale dove però ti presento lui:
che vedrai le donne e le ragazze cosa non faranno per restare a casa a guardare la tv il sabato pomeriggio. non c'è appuntamento che possa reggere il paragone con Tennant che fa il Doctor.
e visto che comunque, negli anni, il nostro protagonista ha sempre avuto bisogno di almeno una spalla a cui elargire la sua conoscenza nel 2005 gli facciamo incontrare Rose (Billie Piper, la signorina che ha fatto diario di una squillo per bene, tanto per darvi un'idea) che si innamora del Doctor e lo educa a non odiare troppo la sua solitudine. perché, diciamocelo, con la nuova versione il nostro eroe è diventato un po' ingestibile. è arrabbiato perché tutti i suoi simili sono chiusi in una bolla sigillata rinchiusi lì con i cattivi, lui ha passato anni da solo, l'ultimo signore del tempo, che solo prnunciarlo mette tristezza, nessuno sa chi è, hai 900 anni di conoscenza e nessuno che ti ascolta quando ti pavoneggi, i tuoi sono morti e i cattivi che dovrebbero essere con loro te li ritrovi ogni tre per due che neanche il prezzemolo è così presente, il pianeta terra a cui tu sei tanto affezionato è continuamente in pericolo perché l'intero universo ha deciso che viene a darci un'occhiata per vedere se si possa conquistare. un po' di astio verso il prossimo poi lo sviluppi. puoi essere anche Gandhi ma alla fine t'incazzi e pure con ragione... e così si ricomincia. ed è più appassionante, avvincente, divertente che mai.
e anche quando l'autore cambia e si passa a Moffatt e Tennant va via per altri progetti e arriva Smith:
che gli perdoni anche il papillon perché dopo 4 MERAVIGLIOSI anni di tennant, in cui però hai pianto e patito tantissimo, intensamente, adesso lui lo ha reso un Doctor più vecchio di età ma più divertente, anche nei momenti che sai essere tristi.
e si va avanti. così, puntata dopo puntata, aspettando come i bambini a natale che inizi la prossima stagione e mentre si aspetta si riguardano le stagioni precedenti perché no non puoi stare MESI ad aspettare, devi perderti ancora un'altra volta nella magia del Tardis, con la tua tazza di tea, incollata alla tv, come una bambina.
lo so avrei dovuto scrivere molto molto di più però lo riprenderò in altri post, iniziava ad essere tardi e io oggi sono proprio stanca, domani correggo anche la forma che rileggendola adesso mi sono accorta che sono stata un po' grossolana...
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