17 settembre 2014

tempo al tempo...

non scrivo da marzo. dovrei vergognarmi. lo scrivo sempre. è che scrivere comporta energie che non ho avuto il tempo di mettere insieme. strano anno. un pò troppo frenetico seppur stabile. discorsi delle due del mattino immagino. comunque, visto che è il tempo l'argomento iniziale di questo post, vi regalo un racconto, scoperto nei meandri di un vecchio potatile. scritto talmente tanto tempo fa che è meglio non pensarci... in fondo è solo tempo... comunque, dicevamo, si un racconto, a quattro mani, delirio di due menti molto malate.. 
Tic, tac, tic, tac, tic, tac…
Lo sentiva, nel silenzio della sua stanza buia, lo sentiva. Era il tempo, che passava a trovarlo, inesorabile, gli era venuto a dire che un altro giorno era trascorso…
“Buona sera, anche stanotte hai fatto le ore piccole eh?”
“cosa ne vuoi sapere tu… Scusa, hai ragione. Ma com’è che tutte le notti, alla stessa ora, ti presenti qui a dirmi che ho perso un altro giorno di vita. E poi ad ogni mio compleanno sei terribile… con quel metro ed un centimetro che scompare… hai deciso di farmi vivere la vita in un continuo stato d’ansia? Ma che ti ho fatto di male?”
“Di male non mi hai fatto nulla… E vengo da te tutte le sere, perché me lo hai chiesto tu.”
“scusa, temo che mi stia sfuggendo qualcosa, e quand’è che te lo avrei chiesto? Non mi sembra di aver mai voluto una cosa simile, è terribile… cos’è vuoi farmi morire con l’ansia?”
“primo non ho nessuna intenzione di farti morire… per quello devi rivolgerti da un’altra parte… secondo, non sono io che  ti ho cercato e trovato…”
“Scusa devo essermi perso qualche passaggio… e dove ti avrei trovato e quando esattamente?”
“Capisco che ormai siano passati secoli… ma almeno l’episodio più importante della tua vita potresti sforzarti di ricordatelo…”
“Scusa ma l’unico episodio degno di nota nella mia lunga vita è stato il fatto di essere nato e di non riuscire a morire…”
“Secondo me ti stai sbagliando e comunque non riesci a morire perché non lo volevi…”
“Scusa? E tu che ne sai?”
“ricordi? Io sono il tempo, io passo nella vita di ognuno e nessuno, tranne pochi eletti fra i quali tu, riesce a vedermi o a prendermi… Tu hai fermato il tempo ed io vengo qui ogni sera da secoli, perché da piccolo mi hai trovato… in una bottiglia sigillata che ti è stata data quando tuo nonno è morto. Ti ricordi tuo nonno?”
“Qualcosina, ero piccolo… mi ricordo lacrime e silenzio. Per quasi un anno non aprii bocca e pensai che il tempo non mi avrebbe portato via come aveva fatto con lui. Quindi, mia nonna, sentendo queste parole, mi donò la bottiglia, dicendomi “speriamo che a te vada meglio”. E l’aprii. Poi non ricordo altro di quel giorno.”
“mi sembra abbastanza. Hai risposto da solo alle tue domande.”
“ma da dove proveniva la bottiglia e cosa conteneva? Non mi ricordo cosa contenesse.”
“Conteneva me. O meglio conteneva una parte di me. Tuo nonno mi trovò imprigionato in un carillon, io lo ringraziai per il favore di avermi liberato da quella assurda prigionia – hai idea di cosa significhi trascorrere del tempo con te stesso con una noiosissima cantilena che continua a disturbarti?-  e gli permisi di esprimere un desiderio. Grand’uomo tuo nonno.”
“ e quale fu il suo desiderio?”
“mi disse che lui ormai era vecchio e che la sua vita l’aveva vissuta. Non gli interessava avere altro tempo, era felice di quello che aveva avuto. Cosi mi chiuse in una bottiglia e sigillò il tutto con la cera lacca in modo tale da non perdermi. Un giorno venne a trovarmi e mi disse che aveva trovato il suo desiderio… voleva che tu avessi più tempo, voleva che tu non buttassi via il tempo. Ed incaricò me di vegliare su questo, perché, mi disse tu eri il suo più bel sogno diventato realtà”.
“e quando esattamente IO ti avrei chiesto di non farmi morire?”
“Non me l’hai chiesto, era parte integrante del contratto…”
“Io non ho firmato nessun contratto…”
“Non ce n’era bisogno, quello era il desiderio di tuo nonno… e poi sei tu che non sei voluto morire!”
“E chi vuole morire consciamente? Io ho solo vissuto una vita lontano dal desiderio di autodistruzione, è un peccato?”
“Nessuno ha mai detto questo, ma smettiamola, per favore di litigare come due ragazzini, non abbiamo più l’età, nessuno dei due…”
“Va bene, d’altra parte avevo finito le argomentazioni, gradisci qualcosa da bere?”
“No grazie, va bene così… come va la tua ultima opera?”
“come tutte le altre, 327 cartelle scritte fitte e ancora nemmeno un’idea di conclusione…”
“Dai, suicidiamoci, dove sei arrivato?”
“Suicidiamoci? Ma ti sembra, dopo tutto questo tempo? Dai tempo al tempo, arriverà anche quel momento, ma adesso proprio non ne ho ancora voglia…”
“ma se non hai fatto altro che lamentarti che non riesci a morire? Ti vedo un po’ indeciso… e poi scusa, quante persone conosci che hanno la possibilità di ammazzare il tempo?”
“Molte più di quello che immagini… Il mio ragioniere ad esempio… Ha un sacco di tempo da uccidere…”
“NESSUNO mi ha mai chiuso in un sacco! Va bene la sfera di cristallo, va bene la busta di carta e la spedizione via aerea, ma il sacco proprio NO!”
“Hai viaggiato in una busta, per via aerea?”
“ e perché no? Si spende meno…”
“Sì, ma telefonando ci si impiega meno tem… touchè! Stavolta mi hai fregato, ma non credere di aver vinto, a proposito, sei mai stato battuto? Nella mia lunga vita devo ammettere di non aver sentito di nessuno che avesse battuto il tempo”
“ Si una volta soltanto… da uno scandinavo ad una partita a scacchi… Ci hanno fatto anche un film… fu un evento!”
“ma non era la morte? O quello era un altro film…?”
“ no, il film era lo stesso, è solo che il mio agente ha voluto proteggere la mia immagine… Sai com’è… ho una reputazione da difendere…”
“Ma dove vive il tuo agente, in manicomio?”
“Eh!”
“Come ‘eh!’ ti sembra normale che l’agente del tempo stia in manicomio?”
“Sai, è uno un po’ fuori dal tempo…”
“Cretino…”
“E poi scusa, l’ ho rinchiuso io…”
“ Scusa? Già il fatto che tu abbia un agente mi lascia perplesso… ma il fatto che tu l’abbia anche fatto rinchiudere…”
“ No sai com’è… ho cercato di proteggere il mio investimento… l’ho protetto. Quanta gente normale conosci qua fuori?”
“Ben poca, devo ammettere… Certo, che bella protezione, in manicomio, e perché non in galera?”
“Noo, sei matto, lì c’è il mio commercialista!”
“Il commercialista? IN GALERA?”
“Conosci posto più adatto ad un commercialista?”
“Touchè, e due! Ma mi spieghi che se ne fa il tempo di un commercialista?”
“e i diritti del film, dei proverbi, delle frasi fatte, dove lì metti?”
“sì, magari sei pure iscritto alla SIAE!”
“Ovvio, socio fondatore…insieme a Babbo Natale.”
“Noooo, non dirmelo, allora la renna Rudolph è solo una trovata pubblicitaria?!?”
“Ovvio, ti sembra che una persona seria girerebbe con una muta di renne capitanate da una col naso rosso che s’illumina a Natale?”
“E ora mi verrai a dire che la morte non gira con la falce!”
“Fino a poco tempo fa sì, poi ha dovuto optare per la mietitrebbia, sai, la sciatica…”
“Mi sembra che stiamo perdendo un po’ troppo tempo…”
“Se permetti… io non mi perdo… ho un senso dell’orientamento impagabile.”
“Si… come quella volta che avevo otto anni e sei arrivato tutto trasudato, in ritardo…”
“avevo avuto un contrattempo…”
“Si, va bè… a me avevi raccontato un’altra storia…”
“è tardi… devo proprio andare… non ho più tempo da regalarti… oggi ho un sacco di cose da fare… sai… l’ufficio, la contabilità..  il mio commercialista è stato radiato dall’albo… problemi… e così mi ha lasciato con moltissimo lavoro da fare… ed io sono solo nel mio ufficcetto…”
“Di piuttosto che non ne vuoi parlare…”
“ Ma ti sembra che eviterei un discorso così interessante? E poi scusa, è passato talmente tanto tempo…”
“ Bah, le scuse non sono mai state il tuo forte, se devi andare vai, ci vediamo domani sera.”
“allora ciao, domani solita ora?”
“Certo…”
Esce il tempo alla chetichella; l’uomo entra in cucina e preparando il tè pensa “pure permaloso, questo tempo…”


nella speranza di avervi regalato un sorriso, prometto che con l'autunno diventerò più costante, o almeno ci proverò :)

27 marzo 2014

a volte mi pento di essere intelligente

questa è la colonna sonora definitiva per lacerata. a dire il vero per la giornata, ma si dai, per il periodo.
il pezzo di per sé è memorabile, ma è il titolo ad essere evocativo e a renderla la perfetta colonna sonora del momento.
partiamo dall'esterno.
negli ultimi mesi ho avuto la certezza che la teoria dell'evoluzione sia totalmente erronea. se darwin fosse vivo, si sarebbe dato all'alcool e alle donne. altro che gitarelle in barca e ottimismo sulla specie umana. sarebbe morto di overdose giovanissimo.
parliamoci chiaro, siamo quasi 8 miliardi e il grosso di questo numero è
creazionisti
mi viene la nausea solo a pensarci; o religioso convinto, come si fa a credere in un dio creato dall'uomo??????? COME??????? quale parte del tuo cervello ha smesso di funzionare? o quale paura enorme ti perseguita?;
 fans dei rettiliani o comunque alieni fra noi
come fai a pensare che se ho la tecnologia per fare viaggi intergalattici devi farti costruirti delle piste di atterraggio in pietra da dalle scimmie vagamente evolute? (ammetto che questi sono quasi adorabili, perché dicono talmente tante casate tutte insieme che fanno sorridere),
gli amanti delle scie chimiche
e qua, veramente, non so neanche da che parte iniziare a toccare l'argomento. è talmente folle e irrazionale che non ce la faccio. la condensa degli aerei ad alta quota è un complotto per avvelenarci/controllarci/ediosolosacos'altro. per non parlare delle "ragnatele che lascerebbero" o dei veleni che spargerebbero…
quelli che credono alle sirene
sisi proprio come ariel. e magari ne parlano anche in parlamento…
i vegani ottusi
ossia quelli che non accettano che qualcun altro, prove e studi alla mano, gli spieghi che l'uomo NON è nato come vegano e che il benessere di oggi non ci ha portato a uccidere spietatamente povere mucche indifese. sono gli stessi che oltre ad avere un vocabolario insulti molto vario sono feroci. cattivi. non sto criticando il loro stile di vita, ognuno può fare come crede. ma la cattiveria con cui se la prendono con chi non la pensa come loro. si credono onniscienti, la sacra zucchina ha parlato.
gli amici dell'omeopatia
l'acqua ha memoria. non smetterei mai di leggere le loro "prove".  giuro che il concetto a cui si aggrappano è più assurdo delle scie chimiche. tu prendi un medicinale, lo sciogli in acqua, poi diluisci venti volte per venti quell'acqua e alla fine l'acqua che ingerisci si ricorda di essere stata un'aspirina. giuro. è semplificata, ma l'idea è questa. eppure, il mondo è pieno di persone, che ingurgitano pilotine di acqua e zucchero pensando che possano curarsi.
quelli di scientology
che racchiudono più di una categoria. perché hanno tutto. hanno gli alieni, hanno una storia avvincente più dinamica della bibbia, che voglio dire è un libro pieno di catastrofi, vendette e cattiverie.
qua apro una piccola parentesi sulle religioni in generale. a parte che partono TUTTE dal principio che uno o più uomini scrivano di un dio. e non il contrario. per cui dio è una creatura degli uomini e non viceversa. e poi sono tute comunità chiuse. ossia c'è un "capo" illuminato, ci sono i suoi "venditori porta a porta" e ci sono i "fedeli" ossia i compratori del prodotto finali. quelli che ci pagano l'iva sopra. perché il fedele si lascia plagiare, lascia che la sua mente creda, che questa potenza superiore che ha creato tutto e tutti abbia bisogno dei loro soldi. si lascia plagiare. magari perché è una mente semplice, forse perché ha paura della morte, forse perché vuole credere che non sia responsabilità umana se c'è l'odio e la cattiveria, o anche per incolpare qualcuno delle proprie disgrazie. ha bisogno di un'entità inesistente per scaricare la responsabilità. perché pensare che potrebbe essere anche colpa sua è un pensiero troppo pesante da sopportare da solo. allora lo vuole condividere aggrappandosi a false speranza di entità variegate. ce n'è per tutti i gusti. dimmi come stai e ti dirò a che divinità rivolgerti.
poi ci sono quelli "i complotti sono ovunque"
e qua raccogliamo quelli che pensano che i massoni controllino il mondo, big pharma che ci rende malati per poi curarci facendoci spendere milioni, quelli che tutti gli omisi famosi sia stati messi in atto da qualche organizzazione segreta… e così via…
poi abbiamo le persone che rientrano in più di una categoria. vegancattorettilian's friendscomunisti. perché in fondo i comunisti son sempre i cattivi, insomma, mangiano bambini… e poi fa molto vintage metterci la parola comunista alla fine. è chic.
ecco con tutta questa gente e molta altra ancora (perché ricordiamoci che c'è chi crede che atlantide fosse un'astronave aliena che è tornata da dove era venuta… o quelli che pensano che esistano realmente persone in grado di parlare con i morti), trovo stupefacente che siamo arrivati al 2014. veramente, dovevamo estinguerci anni fa. nell'ignoranza del medioevo profondo. al tempo della peste. uno sterminio di massa. un genocidio. non ci siamo meritati di arrivare così in là. perché siamo stupidi. crediamo a qualsiasi cosa qualcun altro ci venda. qualsiasi baggianata palesemente stupida.
se realmente solo il più forte sopravvive, dovremmo avere un mondo popolato da fisici, chimici, matematici, medici, scienziati. non da imbecilli la cui preoccupazione è chi ha vinto l'ultimo grande fratello. o di quelli che non si fermano a pensare che siamo solo un piccolo puntino in un universo grandissimo e che è straordinario trovarci a passeggiare sulla terra. una piccola parte di noi, è arrivata a creare tutti quei generi di conforto a cui siamo abituati. siamo arrivati dalla ruota all'aereo. dal fuoco al nucleare. solo i visionari avrebbero dovuto sopravvivere. solo loro avrebbero dovuto avere il privilegio di trasmettere il loro patrimonio genetico. dovremmo essere dei geni che non credono al primo babbo natale che ci si presenta alla porta.
il post si intitola "a volte mi pento di essere intelligente". cito un mio amico che purtroppo è mancato. lavoravamo insieme e diceva questa frase ogni qual volta che qualche cliente faceva una domanda stupida. e aveva ragione. e io non sono così intelligente, perché mi pongo ancora domande, perché ho ancora la curiosità di imparare, perchè so che ho ancora tantissimi limiti che voglio superare e non mi basterà una vita intera per arrivarci. però non mi fermerò mai. quindi correggo, a volte mi pento di avere l'intelligenza che ho. perché quando ascolto, leggo, vedo, tutte queste persone che parlano di baggianate così grandi e che non accettano opinioni differenti, mi viene davvero da chiedermi "Darwin aveva realmente ragione?"
lascio un link, così, solo per chi è curioso leggere un po' www.randi.org. perché il problema di oggi è l'ignoranza che dilaga. l'idea che non sia più importante studiare qualcosa, perché basta leggere il primo link che ci da goggle. vogliamo vivere nell'ignoranza perché è più facile. uno osserva ciò che lo circonda e vedo persone felici dei loro limiti. perché non facendosi domande non trovano risposte scomode, che li farebbero pensare. perché in fondo, pensare è faticoso…

19 febbraio 2014

e poi scopri che i creazionisti esistono...



"La fede è una delle più potenti forze organiche del multiverso. Magari non sarà esattamente in grado di muovere le montagne. Ma può creare qualcuno che ne è capace.
La gente ha una convinzione del tutto errata sulla fede. È convinta che funzioni, per così dire, in avanti. Credono che la sequenza sia: oggetto, poi fede. In realtà, funziona esattamente all'opposto.
La fede sciaguatta nel firmamento come l'argilla nella ruota del vasaio. È così che vengono creati gli dei, per esempio. È ovvio che siano creati dai loro fedeli, perché basterebbe un semplice curriculum per accorgersi che la maggior parte di loro non può certo essere di origine divina. Tendono a fare esattamente ciò che la gente farebbe al posto loro se potesse, specie quando si parla di ninfe, piogge d'oro, e nemici da sbaragliare."
Terry Pratchett 



a me l'idea del gran botto e poi tutta quella polvere che si mescola e il divenire dell'universo con tutto quello che ne è conseguito ha sempre affascinato. da restare senza fiato. se uno ci pensa bene è straordinaria. milioni di anni di lenta evoluzione, di chimica e fisica mescolate in un affascinante tango senza sosta.
da lasciare senza parole. veramente.
e poi, dalla melma confusa, poco alla volta, la vita prende forma. su di un piccolo pianeta, insignificante nel cosmo, si evolve lentamente la vita. wow. è un pensiero talmente bello che le parole non bastano a descrivere le emozioni che provoca. ti da il senso di piccolezza, noi siamo l'ultimo tassello - per il momento- di questa cosa fantastica. manca solo il fiato solo a pensarci.
Darwing, era il mio  eroe. sulla sua Beagle. nell'800, non stiamo parlando di un viaggio su un comodo batch di adesso. na barchetta scomoda a confronto in giro per il mondo. un sogno proibito (non avessi il terrore delle imbarcazioni, ma questo è un altro discorso).
e lui capisce. nell'800, arriva a concetti che oggi pochi condividono. e scoprire che esistono i creazionisti, a me ha cambiato la prospettiva sul genere umano. posso tollerare che ci siano personaggi in giro di discutibile intelligenza. posso comprendere che non tutti arrivino a formulare pensieri che vadano oltre "io ora cibo". ma non riesco a digerire chi pensa che un qualcosa di impalpabile, dal pessimo carattere, decisamente misogino e con un potere assurdo si sia divertito 5000 anni fa a mettere insieme questo affascinante mondo in cui esistiamo. va oltre la demenza. non si può neanche giustificarli dicendo che sono semplicemente pazzi. perché sono più di quello che uno si immagina. sono ovunque. è gente che ha preso un libro scritto da suoi simili, una calcolatrice e ha fatto l'addizione di quanti anni dovrebbe e avere la terra. neanche rain man. fanno spedizioni sul monte Ararat perché sono convinti CHE CI SIA UN'ENORME ARCA SEPOLTA DALLA NEVE!
andiamo con un po' più di ordine. mi rendo conto di aver fatto la solita confusione.
un giorno, un amico mi ha parlato dei creazionisti. non ricordo quale fosse l'argomento che aveva portato a questa conversazione. fatto sta che mi dice che tali personaggi sono quasi la metà della popolazione americana. a quel punto, passato lo shock, decido di fare una piccola ricerca sul web. perché non potevo crederci. era un concetto talmente lontano dal mio pensiero che dovevo saggiare con il mio naso. e così trovo questa roba qua e resto senza fiato. ma non per l'illuminazione, per lo sconvolgimento. mi sento coraggiosa e faccio il tour virtuale di sta roba. così scopra che secondo queste persone, i dinosauri, Trex incluso teniamolo bene a mente, l'uomo e qualsiasi altra creatura -leocorni inclusi- vivevano tutti allegramente come vicini di casa, i lucertoloni erano vegetariani (il veganesimo era già la moda del momento), gli umani erano come noi, muniti di vestiti e case e la domenica, a questo punto, si facevano feste ricchi premi e cotillon. poi Eva si è fatta tentare del serpente che viveva sull'albero di mele e allora i dinosauri sono diventati feroci e carnivori e l'uomo è stato relegato a immigrato clandestino in casa sua. NON FA UNA PIEGA. purtroppo io sono una brutta persona e nel fascio dei creazionisti ci faccio ricadere anche i religiosi. perché per me sono fuori di testa uguale. il libro da cui partono è lo stesso, un testo scritto da uomini che parla di un fantomatico dio. un libro scritto uomini per altri uomini. già questo per me dovrebbe essere significativo. può essere l a bibbia come il corano o come qualsiasialtrotesto che parli di un essere antropomorfo (visto che secondo loro noi siamo a sua immagine e somiglianza) con un carattere terrificante, che un giorno si annoiava e così ha creato il mondo che conosciamo. ci ha messo 6 giorni. il settimo si è riposato. babbo natale in confronto è un principiante, ha un anno intero per organizzarsi.
ora, secondo loro, la terra ha 5000 anni, perché "noi abbiamo fato i conti" basandosi sul famoso libro di cui si parlava prima. non 4,65 miliardi di anni. no 5000. perché a noi piacciono le cose veloci, tranne che a letto s'intende. a noi aspettare questa roba qua no ci piaceva. preferiamo creare miti. è più sensato. e allora crediamo ciecamente ad un dio vendicativo che se non si fa a modo suo, secondo le sue regole DETTATE DA UN CESPUGLIO INFUOCATO e scritte su tavolette di pietra, si può finire male. c'è talmente tanto materiale su come si vendichi degli "infedeli" che avremmo da passare interi mesi a parlarne. è appassionante, un buon romanzo di fantasia però. gente tramutata in sale, una passione smodata per fuoco, pioggia scrosciante, cavallette, apocalissi, sterminio di massa, omicidi su ordinazione per poi dire "ahahahah fermo che ci hai creduto?". e per loro questo psicopatico è un dio buono. certo, inopinabile. mi distruggi tutto, hai tolleranza zero, mi obblighi a vivere nella paura, ma sei un dio buono. perché sai perdonare i tuoi figli. perché prometti un paradiso alla fine del tunnel. e qua arriviamo al punto. non riescono a concepire che l'esistenza abbia un inizio e una fine. no ci deve essere qualcosa oltre, perché se no che senso avrebbe vivere? noi siamo qua per intrattenere e dimostrare ad un padre esigente e crudele che meritiamo di rinascere in un'altra vita in paradiso. questo posto tutto nuvole e gente buona pentita. "prima l'uomo creò dio e poi dio creò l'uomo". non ricordo dove l'ho letta ma rende l'idea di come vedo queste persone qua. sono talmente disperati della loro esistenza che non riescono a credere di essere l'evoluzione in corso di una storia che dura da miliardi di anni e non ha ancora fine. si nasce, si cresce e si muore. e si vive nei ricordi dei cari che restano. non c'è una resurrezione dopo l'apocalisse. non ci sono cavalieri che piombano sul mondo dopo che sono stati rotti sigilli e distruggono tutto. non esiste un dio che non tollera i gay, che vuole che ci si ammazzi in suo nome o che si brucino i suoi figli. nei secoli la chiesa ha fatto talmente tanti di quei danni che l'evoluzione della sua dottrina è questa. gente che vive nel terrore, pensando che il trex mangiasse ravanelli nel giardino di adamo e che poi eva ha rovinato tutto mangiando una mela. questa gente pensa che gli scienziati mentano nelle datazioni. sono talmente ottusi che non riescono a concepire che la nostra esistenza sia straordinaria. hanno bisogno di credere che siano qua per volere divino. si sentono, a mio parere, talmente inadeguati, da non riuscire a vedere quanto sia fantastica e straordinaria la loro esistenza. siamo unici. ognuno di noi. denominatori comuni, ma unici alla fine. infinitamente piccoli.  nella nostra piccolezza, siamo stati in grado di porci domande per comprendere un pochino di più questo cosmo che ci circonda. non ho bisogno di un dio limitatore per vedere lo straordinario potenziale dell'uomo.
si io a catechismo ho avuto una vita difficilissima.

"La cosa più incomprensibile dell'Universo è che esso sia comprensibile." A. Einstein