6 ottobre 2012

un popolo di cialtroni

Su, siamo onesti con noi stessi e ammettiamolo. siamo il popolo più cialtrone ed ipocrita che ci sia. 
perchè in Italia, le partite di calcio sono più imporatnti di qualsiasi altra cosa, riusciamo ad indignarci 5 minuti nell'intervallo per quello che vecchie cariatidi che stanno al governo da troppo tempo stanno mangiando sulla nostra pelle. poi ricomincia la partita e via, ci si dimentica tutto. 
siamo nazionalisti solo quando la nostra squadra vince all'estero, tutti italiani e fieri di esserlo. per il resto, chisene frega. non ci ribelliamo ai politici che dovrebbero essere in parlamento per il nostro bene ma sappiamo lamentarci benissimo solo quando ci dicono che aumentano le tasse. 
il pensiero più comune poi è assurdo "se tutti pagassero le tasse pagheremmo tutti meno. ma sono gli altri che dovrebbero pagare perchè io no". e chi sei tu per non pagare le tasse ma lamentarti del loro aumento? esattamente perchè tu, uomo triste e comune che sa solo borbottare frasi che ti hanno messo in bocca, per essere esente? un ipocrita. ecco cosa sei, un evasore che mangia sulla testa di quello più debole di te e che si lamenta di quello che è sopra di lui. 
in Italia se sei donna e hai 30 anni non ti assume nessuno perché "potrebbe mettersi a far figli". però poi ci lamentiamo della crescita zero. si sa no, fare un figlio non costa niente. e poi la meritocrazia, questa parola che è sulla bocca di tutti ma nessuno mette in pratica. "ah ma lei ha sempre lavorato nella ristorazione, perchè dovrei assumerla? voglio dire se ha sempre fatto la cameriera non può essere intelligente" che è un ragionamento veramente agghiaccianti. allora perchè non torniamo al pensiero "sei donna, dovresti stare a casa". almeno saresti più onesto. 
più potere alle donne! e poi tutte pronte a far crostate... 
inirlanda un parlamentare anni fa si era dimesso perchè SUA MADRE gli aveva prestato 8000 euro per la campagna elettorale. sua madre. prestito. si è dimesso. qua vecchi caproni mangiano e rubano i soldi che i poveri cristi versano con le tasse senza dare o creare servizi e a parte 5 minuti di mormorio, non facciamo niente, anzi gli permettiamo di governare ancora e ancora. non ce ne frega niente, perchè tanto è sempre colpa di qualcun altro. "eh ma io mica sono andato a votare, tanto nons erve a niente" il mio insegnante di diritto mi diceva sempre che il voto è un diritto ma soprattutto un dovere. non è questione di destra/sinistra. è il popolo che ha regalato la sua sovranità a i peggiori ladri affabulatori che è riuscito a trovare. 
sappiamo solo lamentarci e non ci andrà mai bene niente, perchè non faremo mai niente per cambiare le cose. e non possiamo sperare che succeda il miracolo che hanno avuto in Polonia qualche tempo fa, da noi i politi quasi tutti sullo stesso aereo che precipita non ce li troveremo mai. noi paghiamo pensioni esorbitanti a persone che non potranno mai spendere tutti i soldi che gli stiamo regalando neanche in 15 vite e fra l'altro sono tutti estremamente longevi. e continuano a stare li, con la sindrome dell'accumulo a mangiare sulle nostre spalle e aumentano le tasse per poter mangiare di più per poi portare i capitali in altre nazioni. nessuno vuole investire in italia ma non siamo noi che sbagliamo evitando agevolazioni per il mercato, no sono loro i cattivi che non ci danno i soldi. le menti più brillanti scappano all'estero e non si fa niente per tenerli in patria, ma li critichiamo perchè non sono nazionalisti. loro. non noi che che tagliamo i fondi alla ricerca e facciamo in modo che questi ricercatori scappino perchè qua avrebbero solo un contratto mensile sotto pagato, perchè nessuno vuole e può lavorare per 400 euro al mese. creiamo figure professionali di rilievo ma poi cerchiamo adetti alle slot machine. 
siamo il paese del "ti frego prima io perchè se no tu freghi me". abbiamo perso il senso di solidarietà e nazione. non siamo un popolo, siamo un branco di pecore che non si curano neanche di vedere chi è che le guida. non ci frega niente del nostro futuro e se pensiamo di cambiare qualcosa, siamo troppo pigri per muovere un dito e aspettiamo sempre che sia qualcun altro a farlo per primo. siamo la nazione dei romani, di leonardo da vinci, di macchiavelli ma preferiamo ricordarci della velina di turno. 
siamo il paese con la % più alta di tasse in rapporto ai servizi garantiti. ci sono paesi in cui i bambini fino ai 14 anni non pagano la sanità, i mezzi pubbblici e i libri. qua nascono già con un debito enorme sulle spalle e passeranno il resto della loro vita a pagare lamentandosi come tutti gli altri senza fare niente. non si possono mandare all'asilo pubblico ma nessuno fa niente. in irlanda per ogni state ci sono alcune mamme che stanno a casa e fanno servizio asilo alle altre mamme. famiglie che si indebitano per pagare i libri scolastici. 
siamo un popolo che appartiene ad una nazione che aspetta un miracolo che non avverrà mai. 
permettiamo alla chiesa cattolica di mangiare con i nostri soldi e di intromettersi in questioni che non le competono. il governo ombra. li manteniamo noi, noi paghiamo i lori sfarzi, i loro viaggi le loro politiche non condivise da tutte e permettiamo che decidano cosa è giusto e sbagliato per noi. 
si io mi vergogno di essere italiana, non per i parlamentari ma per il popolo che ha perso ogni speranza e che è così apatico da non essere più in grado di decidere niente se non il prossimo reality da guardare in tv. perchè è molto più importante sapere chi dal grande fratello è stato escluso che far valere la sua sovranità su i parlamentari
siamo solo un popolo di cialtroni ipocriti. 

2 commenti: