8 gennaio 2015

01/07/2014 #jesuischarlie

La satira è “un atto di rifiuto e come tale non può che essere acceso”. La satira è “una controaggressione che risponde allo smacco del Potere con uno sghignazzo che non può essere elegante”. La satira è “nata per mettere il re in mutande”. Per questo “il linguaggio della satira non può che essere virulento, sfacciato, insultante
Dario Fo






Satira.  è la parola d'ordine di oggi. oggi che è un giorno tristissimo per tutti noi. sisi anche per quelli che non capiscono e ineggiano al complotto. anche per quelli che oggi hanno il "coraggio" di dire "eh se stuzzichi il cane...". per intenderci, anche per tutti questi ignoranti che si limitano a dire frasi a caso solo per sembrare più intelligenti di altri e avere il proprio momento di "popolarità". quelli che non capiscono che la satira è libertà, non solo di espressione. perchè è la satira che ci aiuta a sminuire le nostre paure. a ridimensionarle. è la libertà di poter prendere in giro il sistema, i potenti, le religioni. e di farle sembrare meno importanti di quello che vorrebbero farci credere. è il coraggio di esprimere idee, è la possibilità di farlo e l'intelligenza di capirlo. ieri non hanno solo ucciso brutalmente persone che si esprimevano con una matita, hanno colpito la libertà di tutti noi. hanno ucciso persone armate di un foglio e di pennarelli per le loro idee. e questo dovrebbe far paura. perchè non è una questione di religione, non è un complotto. è l'attacco ad un'idea e alla libertà di esprimerla. e questo a me terrorizza. perchè provare ad uccidere un'idea è sempre pericoloso. porta a conseguenze quasi sempre pessime. stamattina ho addirittura sentito al tg che il FN vorrebbe fare un referendum per ripristinare la pena di morte in Francia. e propongono quest'idea dopo un attentato ad un giornale satirico che non li risparmiava. fanno sciacallaggio elettorale sulla morte di persone che esprimevano le loro idee. è agghiacciante. ho letto commenti terrificanti. ma da vergognarsi. e davanti ad una tragedia così grande mi viene da chiedermi come abbiano potuto miei simili partorire frasi di così cattivo gusto. non capire che non è la religione il problema ma le persone. umani, bipedi, vagamente pensante che imbracciano un fucile e sparano dentro la redazione di un giornale satirico per uccidere umani come loro che esprimevano idee diverse dalle loro. eppure la storia è piena di esempi in cui si evince che uccidere un'idea è impossibile e per tentare di farlo si fanno solo enormi errori. eppure siamo qui, ancora oggi a parlarne. studiamo storia a scuola eppure ogni volta ci dimentichiamo. siamo la specie che si evolve peggio su tutta la terra. perchè le altre imparano dagli errori dei predecessori. noi no. noi ci indigniamo per un pò, cerchiamo un colpevole adducendo le scuse più assurde (giuro ho sentito gente parlare di complotto) e non pensiamo al gesto in se. alla barbaria e alla violenza che lo stesso comporta. uccidere un'idea e la libertà di esprimerla. non credo che mi stancherò mai di ripeterlo.  e ieri, quando ho visto il video del giornalista scappato su i tetti, di quelle persone che hanno ucciso una persona come loro già a terra prima di scappare, mi sono vergognata di non appartenere a qualsiasi altra specie. anche un vegetale sarebbe andato bene. 
persone che uccidono persone che la pensano in modo differente... non vi ricorda proprio niente? 
nel 2015 non dovremmo già esserci evoluti un poco? diamo la libertà per dovuta e non ne capiamo il vero significato. ci indigniamo ma non capiamo il perchè. siamo liberi di di colpevolizzare i vignettisti e non ci rendiamo conto che loro sono morti per la stessa libertà che ci permette di dire troiate enormi. la libertà è importante. la satira è un'espressione di libertà. eppure molti non capiscono l'importanza. non capiscono che se possono fare stupide e crudeli congetture è perchè qualcuno prima di loro ha lottato per ottenere quella libertà di cui loro abusano. hanno colpito il paese de "libertè egalitè fraternitè". invece di dire un mare di minchiate, fermatevi a pensare, almeno oggi. 
per cui ha ragione don alemanno, abbiamo sbagliato specie.
meriteremmo di essere conquistati dalle meduse...

p.s. scusate la confusione di oggi ma non riesco ancora a capacitarmi dell'accaduto. 

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