9 febbraio 2011

quando lavorare stanca

Lavorare stanca.
no, non era così.
lavorare nobilita.
no non calza neanche questo e la nobiltà d'animo non è fra le mie priorità, io lo ammetto, molta gente no, ma diciamocelo chiaramente, nessuno lavora solo per la gloria...
il lavoro rende liberi... no questa era un pessimo slogan impresso su dei cancelli creati da persone particolarmente inclini alla crudeltà. il giorno della memoria era il 27 gennaio e volevo scrivere qualcosa, ma non ho avuto veramente tempo.
il lavoro esiste. si questa questa suona realistica ed è una necessità almeno per la maggior parte di noi. io mi metto in questa maggioranza...
il lavoro porta con sé uno stipendio... ecco su questo punto... qualche dubbio lo avrei... ma il mio è un piccolo punto di vista me ne rendo conto...
parliamoci chiaro, la mia assenza da questo mio piccolo spazio virtuale è dovuta a circostanze lavorative e spesso non remunerate...
in primis, una serie di incidenti familiari, che non è un lavoro ma lo stress che portano è uguale se non peggiore con in più il fatto che hanno reso il mio telefono uno squillo continuo e non potevo neanche spegnerlo... la famiglia è la famiglia... come si dice... per cui a qualsiasi ora era lì, piccolo strumento tonante... la sigla dei muppets... almeno è divertente e un pò meno triste del drin drin canonico... e poi a me i pupazzi parlanti capeggiati da una rana che fugge da un maiale li ho sempre adorati.
nel mentre, a parte il delirio portato dalle festività, ci abbiamo aggiunto un aiuto consistente ad un amico, nell'apertura del suo locale... ora, io a quest'uomo che conosco da parecchi anni voglio bene, ma bene bene... è che mi si è improvvisato... per cui alla famiglia aggiungiamoci squilli dedicati a muratori, fornitori, controssoffitari, volture, attrezzature e chi più ne ha più ne metta. ci sono problemi e ritardi? chiamo Giordana. certo mi sono offerta volontaria, ti aiuto... dopo un mese ho dovuto mettere dei limiti... dopo le 18 era vietato chiamarmi, almeno che non ci fosse il prototipo di locale in fiamme...
esperienza divertente, presa con la giusta filosofia, forse fra qualche mese ci riderò sopra, per il momento guardo il mio telefono con terrore, che squilli da un momento all'altro, sento l'alito del boia ogni volta che si illumina... stasera ho tirato giù i menù, devo dire che mi piacciono...
ho capito una cosa fondamentale da quest'esperienza... non aprirò MAI un locale mio e la prossima volta che mi chiedono aiuto, esigo dei soldi, minimo per gli antiacidi per lo stomaco... sono diventata il terrore dell'idraulico... ogni volta che lo chiamo ancora prima di dirmi ciao pronuncia la frase "sono per strada giuro che sto arrivando"...
il lavoro rende stressanti e debilita lil fisico abbattendo lo spirito... ecco questa mi sembra una frase adatta al momento...
comunque siamo alla fine... sabato lui inaugura, prendendosi la gloria, io parto per Londra, una settimana, me la sono pagata da sola la vacanza...
lui sta entrando in un circolo di problematiche che mi son guardata bene dall'esporgli, per quello gli ho trovato un dipendente...
io sto per spegnere il telefono per 8 giorni...
alla fine posso affermare che... il lavoro migliora le ferie!
e sabato sera, quando approderò a casa per prendermi cura della gatta di un'amica che parte, a Londra, avrò il piacere di spegnere il cellulare, respirare l'aria umida della mia città preferita e sorseggiando il tea bollente, sorridere, rilassata.

1 commento:

  1. Il lavoro però, sempre che di lavoro si tratti e non di schiavismo mascherato, permette di non dover chiedere aiuti, questo è essenziale, perchè chiedere mette in una condizione di inferiorità, e pochi sono così illuminati da non volerne approfittare, soprattutto moralmente.

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